Dalla scorsa notte Venezia ha il suo quarto ponte sul Canal Grande. 'Uno sguardo al futuro', ha commentato il sindaco Massimo Cacciari, che ha deciso di aprire l'opera, denominata Ponte della Costituzione, ieri sera alle 23:44. Niente tagli di nastro, ma tanti bambini e tanta gente, nonostante non fossero state diffuse comunicazioni ufficiali per annunciare l'apertura dell'opera dell'architetto e ingegnere Santiago Calatrava. Ma chi doveva sapere ha saputo, anche perche' le ordinanze che disciplinano la circolazione, che peraltro vietano il passaggio di carretti a mano per il trasporto di colli di peso superiore ai 20 chilogrammi, o di volume superiore a 1 metro cubo e vietano di 'insozzare l'opera con mozziconi di sigarette, gomme da masticare o qualsiasi altro rifiuto', già ieri erano state pubblicate nel sito web del Comune. Il passaparola ha fatto il resto, così, oltre alle maestranze dell'impresa Cignoni che hanno brindato con Prosecco, salame e mortadella, ieri notte per l'apertura del ponte, che collega piazzale Roma alla stazione ferroviaria Santa Lucia, c'era una folla. "I cittadini e quanti lo attraverseranno - spiega l'assessore ai Lavori Pubblici del centro storico, Mara Rumiz - si renderanno conto che si tratta di una grande opera, bellissima, che si inserisce perfettamente nel contesto della città. E' vero, manca l'ovovia, che e' in fase di costruzione e verrà installata tra qualche tempo'. A fine novembre, pare. Non basterà, probabilmente, a tacere le numerose polemiche che hanno accompagnato la realizzazione dell'opera. "Non è certo mia intenzione nascondere i problemi e il fatto che essa e' costata molto di piu' di quanto era stato previsto - spiega l'assessore Rumiz in una nota - Nel 2002 l'appalto fu per euro 4.074.906, che diventano 6.720.237 con le somme a disposizione per rilievi, indagini, monitoraggi, attrezzature, martinetti, oneri tecnici e IVA, fino al costo attuale di euro 7.273.162 (11.276.794 se comprendiamo le somme a disposizione). Inoltre, molto piu' lunghi sono stati i tempi per la sua realizzazione, considerato che nel 2002 erano stati previsti 456 giorni di cantiere". Il ponte della Costituzione è lungo 94 metri ed e' stato realizzato con 156 tasselli in pietra d'Istria, ognuno diverso dall'altro, a rivestire le basi del ponte, 300 elementi di pedata e pianerottoli in vetro, 90 pannelli del parapetti in vetro, 200 lampade per l'illuminazione degli archi inferiori e 420 tonnellate di struttura d'acciaio, fatte di costole anch'esse una diversa dall'altra. Una vera e propria opera d'arte contemporanea, la prima di una serie che in citta' ha diversi cantieri aperti: quelli di Punta delle Dogana con il progetto di Tadao Ando, le Gallerie dell'Accademia con Tobia Scarpa, il nuovo Palazzo del Cinema al Lido con 'i 5 +1', il people mover, il nuovo Museo Vedova ai Magazzini del Sale sotto la sovrintendenza di Renzo Piano. Il prossimo bando, a breve, riguardera' il nuovo Ponte dell'Accademia, la cui priorita' sara' l'essere accessibile a tutti.
Questo è un vero e proprio atto di ribellione , una tensione viscerale contro un’idea eterea e intangibile di pittura. Il medium torna a essere materia viva, intrisa di colori intensi e gesti istintivi. Un mostra veneziana (“Moonkillers”) sta ridefinendo il concetto di pittura contemporanea, si tratta di una collettiva, ospitata a Palazzo Donà Brusa , che riunisce cinque artisti italiani uniti dalla volontà di riportare la pittura figurativa a un livello di urgenza espressiva che sembrava essersi ormai da tempo quasi dissolto. Un’urgenza che secondo Grulli, non si vedeva con questa forza dagli Anni Ottanta e che si nutre di un immaginario che mescola avanguardie storiche, sottoculture urbane e riferimenti pop, oltre alle immancabili iconografie e sensibilità personali. Tra gli artisti in mostra, Michele Bubacco (Venezia, classe 1983) è forse quello che spinge più in là la pittura come atto di stratificazione visiva e psicologica, un processo in cui l’immagine non è mai fissa,...
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